Autore: Carlo Massa
Edizione: Servitium
Anno: 2008
Pagine: 92
Prezzo: € 12,00
Questo testo, breve e di facile lettura, è il diario di una “lotta per significare la propria vita a partire dal sapere della morte” come scrive Gabriella Caramore nella prefazione. Un diario autentico, profondo, tra luci e ombre a partire dalla consapevolezza di una malattia che non lascia scampo. Un dialogo spirituale con se stessi, con gli altri, con la vita, ricco di frasi che aprono a riflessioni importanti per operatori che si trovano di fronte a frasi simili ogni giorno. L’autore si dichiara ateo ma la sua ricerca di senso davanti alla vita e alla morte è ampia e condivisibile per chiunque: stupore per la bellezza della vita, gratitudine per ciò che si è avuto e per coloro che si hanno vicini, timore e speranza, responsabilità, …“per concludere che mi pento solo di ciò che non ho detto e non ho fatto”. “Io so che occorre fornire strumenti di riflessioni e non conclusioni, anche se la morte vicina sembra suggerire il contrario” […] “ogni tanto, come un fiume carsico, riemerge la consapevolezza che ci può aiutare in questo percorso accidentato ed è il mostrare, senza falsi pudori, la nostra umana fragilità”. Queste parole dell’autore dicono perché lo si consiglia ai palliativisti.
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