Regista: Benh Zeitlin
Attori protagonisti: Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Levy Easterly, Lowell Landes, Pamela Harper
Anno: 2012
Genere: drammatico
La storia ha per protagonista la piccola Hushpuppy che vive con il padre malato nella Grande Vasca, una palude dai connotati incerti, separata dal resto del mondo da una diga, in un quadro di assoluta anarchia sociale ed abitativa. Hushpuppy esplora la Vasca cercando di penetrare il linguaggio degli animali ascoltando il battito del loro cuore e così fa anche con gli adulti che lei ama, appoggiando la testa sul loro petto. Dato che nella Vasca non è facile sopravvivere, gli adulti impartiscono ai bambini pochi ma essenziali insegnamenti di cui la bambina fa tesoro. Il padre di Hushpuppy cerca in questo modo di preparare la bambina alla sua probabile scomparsa. In questi insegnamenti la morte è un elemento naturale, di certo pauroso ma con cui è necessario confrontarsi coraggiosamente per imparare da essa. Spesso è anzi necessario dare la morte per sopravvivere in una perfetta e naturale ciclicità.
Un uragano sconvolge improvvisamente la vita nella Vasca, le terre emerse diventano sommerse (il richiamo a Katryna è insistente e intenzionale), le carcasse degli animali galleggiano gonfie; bestie terribili irrompono per devastare ulteriormente. Tranne pochi “resistenti”, la gente abbandona la Vasca. In questo quadro di emergenza assoluta (che è l’emergenza implicita nella vita) la bambina deve crescere imparando a tollerare distacchi e perdite, compresa forse quella del padre il quale rifiuta le terapie che un’équipe medica gli propone. “Chi è l’uomo?” le urla il padre, “Io sono l’uomo”, risponde la bambina mostrando i muscoli.
Un film bello e importante, poetico, significativo ed essenziale per i temi proposti.