Film: ALABAMA MONROE
Regista: Felix Van Groeningen
Attori protagonisti: Johan Heldenbergh, Veerle Baetens, Nell Cattrysse, Geert van Rampelberg, Nils de Caster, Robby Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet, Blanka Heirman
Anno: 2012
Genere: drammatico
Non è certo un film natalizio ma è, come la storia che racconta, dolcissimo e durissimo allo stesso tempo: nell’odierno Belgio superordinato, Didier, un agricoltore sui generis che per passione suona musica bluegrass, ed Elise, una tatuatrice a cui piace ascoltarla, si innamorano fin dal primo incontro. E’ un amore bello, pieno e totalizzante, di quelli che fanno anche un po’ paura per la loro intensità ma che tutti noi avremmo voluto avere o, se l’abbiamo avuto, vorremmo riavere. La loro storia è scandita dai bellissimi pezzi che la band di Didier suona in giro per il Belgio. Elise viene accolta dal gruppo e, dato che ha una bella voce, viene inserita come cantante. Per i due, la band è come una famiglia e poco dopo nasce Maybelle, una bambina che è la gioia di Elise e Didier e di tutto il gruppo.
Una bella famiglia, una famiglia felice e carica d’amore.
Troppo bello. Dura qualche anno.
Poi Maybelle si ammala di cancro e muore.
Non accade a sorpresa: il regista dosa sapientemente le parti emozionali, e fin dall’inizio del film si intuisce la tragedia che verrà. Ed anche quando la cosa terribile è accaduta, nella narrazione il regista si riserva lo spazio per raccontare la struggente felicità del passato.
E’ una storia d’amore ed è la storia di un lutto devastante e della sua forza distruttiva. E di come ci siano modi diversi di affrontarlo. O di non affrontarlo.
Un film imperdibile per chi si occupa di Cure Palliative e vuole capire anche le possibili evoluzioni del “dopo”. Senz’altro un piccolo capolavoro.
I due interpreti sono straordinari: Johan Heldenbergh (che è anche l’autore della pièce teatrale da cui è tratto il film) è un Didier credibilissimo, rabbiosamente disperato, vitale ed impotente; Veerle Baetens è un’Elise dolce e straziata, un’interpretazione per la quale è stata giustamente premiata.
Buona visione, e buona riflessione.
Link:
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Primo Gelati (primogel@yahoo.it)