Titolo: Braccialetti Rossi
Anno: 2014
Nazione: Italia
Stagione: 1
Episodi: 6
Durata Episodio: 100 Minuti

“Secondo qualcuno la vita è meravigliosa, a prescindere dal carico di sofferenze che questa può riservare a ciascuno di noi.” Sembra essere questo il punto di partenza di chi ha ideato questa fortunata serie tv italiana. La prima stagione ha riscontrato un grande successo ponendo le basi per la creazione di una seconda. Sei sono gli episodi come sei sono i protagonisti: Cris, Vale, Leo, Davide, Rocco e Toni. Tutti indossano un braccialetto rosso, simbolo del profondo legame che li lega, nato proprio tra le mura di quell’ospedale, e della forza con cui intendono lottare per superare ognuno le proprie problematiche. Rocco, il più piccolo, è in coma ormai da mesi: è la sua la voice off che fa da filo conduttore durante le puntate. La sua mamma, per stargli più vicino, si è improvvisata clown e volontaria per portare il sorriso in quel reparto tanto triste. Leo e Vale hanno un tumore, ad entrambi è già stata amputata una gamba ed entrambi si trovano a dover fare i conti con il terribile mostro chiamato Chemioterapia. Davide, apparentemente il più bulletto, ha un problema al cuore che i medici faticano ad individuare. Rocco ha avuto un incidente in moto. Cris è anoressica. Intorno a loro le figure degli adulti ricoprono un ruolo solo all’apparenza secondario: in realtà, infatti, si trovano, come i ragazzi, a fare i conti con il dolore e soprattutto con la paura. Ciò che emerge (e forse è proprio questo il motivo per cui la serie vale la pena di essere vista) è la profondissima amicizia che lega i ragazzi, resa ancora più vera e leale dal contesto e dalla dolorosa situazione che ognuno di loro si trova ad affrontare. Ciascuno di loro sosterrà l’altro nel bene e nel male, andrà oltre il proprio dolore quando l’altro avrà bisogno perché in quel momento soffre addirittura di più. Andrà oltre i normali battibecchi. Andrà oltre le paure di ciascuno. Anzi, abbraccerà tutto questo per dargli un respiro ed un’apertura ancora più grande, qualcosa insomma che solo l’amicizia e l’amore possono dare: un senso.

Maddalena Bellei (comunicazione@sicp.it)

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