Film: Still Alice
Regista: Richard Glatzer, Wash Westmoreland
Attori protagonisti: Julianne Moore, Kristen Stewart, Kate Bosworth, Alec Baldwin, Hunter
Parrish: Tom Howland
Anno: 2014
Genere: drammatico

Un film da vedere per i palliativisti che si accingono a trattare le patologie neuro-degenerative. Un film che racconta in modo lieve una realtà drammatica: la demenza, per di più precoce, che coglie una 50enne in carriera sconvolgendo una vita di precedenti soddisfazioni affettive e relazionali. Dalla comunicazione della diagnosi a quella della prognosi, passando per la preoccupazione della trasmissione genetica della malattia ai figli, per la paura dei deficit futuri frammista alle speranze per il futuro, per la pianificazione del futuro a breve, per l’abbandono del lavoro, per il riacutizzarsi delle preesistenti tensioni intra-familiari per l’ostracismo sociale nei confronti della demenza, per un suicidio preparato in anticipo dalla malata stessa, vengono via via dipanati i nodi della clinica e dei vissuti della malata e dei familiari. Interessante è il tema della preferibilità, personale e sociale, del cancro rispetto alla terminalità per patologie degenerative (vedi AN? link). Di grande spessore sono poi i vissuti che circondano la perdita della memoria da cui deriva la perdita di sé stessi, della propria ricchezza personale, della razionalità e del linguaggio come strumento per relazionarsi. Di qui, la lotta della protagonista (una superba Julianne Moore) per rimanere almeno per un po’ parte della realtà e di sé stessi, cui si affianca e succede l’apprendimento doloroso dell’”arte di perdere”…..perchè niente è comunque perso per sempre. Infatti, la conclusione del film è sigillata dal riconoscimento dell’amore come cifra delle relazioni umane. 

Link:

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  • clicca qui per accedere alla scheda del film sul sito Internet Movie Data Base (IMBd)

Luciano Orsi (luciano.orsi@aopoma.it)

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