Regista: Claudio Camarca
Genere: documentario
Ispirandosi ad una frase del Cardinale M. Martini “La bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore”, il regista Claudio Camarca ha voluto descrivere il valore delle cure palliative nell’accompagnare le persone malate nel loro ultimo tratto di vita. Sono filmate, in modo molto discreto, alcune scene della vita quotidiana dell’equipe dell’ASL di Firenze, diretta da Piero Morino, che opera sia a domicilio che in Hospice, integrata dagli operatori e dai volontari di FILE.
Come ha specificato il regista all’anteprima della proiezione che è avvenuta a Firenze il 14 settembre in un cinema strapieno di oltre 500 persone: il film “racconta il tempo ultimo, i giorni che precedono la morte, la pausa tra l’essere presenti a noi stessi e il raccogliersi nell’ombra”, e fa vedere “come si accompagna quel tratto che è il morire, il ponte innalzato a congiungere la vita nel mondo e l’altrove, ciò che tocchiamo con ciò che non sappiamo “.
Un dialogo tra Piero Morino e Guido Miccinesi sottolinea l’importanza delle decisioni anticipate e il rispetto per le scelte del malato e del come, dove e con chi egli desidera accomiatarsi dai propri affetti.
È davvero emozionante vedere l’intreccio di sguardi e di gesti di cura che, senza parole, sottolineano la sacralità di quei momenti perché, in fondo, “si nasce afferrati da una mano e si muore mano nella mano”, o almeno questo è ciò che succede a chi ha la possibilità di essere accudito e assistito nell’ambito delle cure palliative.
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Mariella Orsi (mariella.orsi@gmail.com)