Autore: Alberto Scanni, Federico E. Perozziello
Edizione: Tecniche Nuove, Milano
Anno: 2016
Pagine: 472
Prezzo: 42,42 euro
Codice ISBN: 978-88-481-3187-2

Prefazione: Una narrazione che dura tutta una vita (Claudio Mencacci)

Pregnanti le argomentazioni di Claudio Mencacci nell’iniziare questo discorso sulla comunicazione medico – paziente, sempre più esigente, perché non più basata solo su limitanti dati biologici, precisi, tecnici, ma estesa ad una reciprocità identitaria. Il medico si scopre persona come chi ha davanti, ‘oggetto’ delle sue cure e soggetto responsabile nella relazione. ‘La tensione che si origina in entrambi nasce dalla reciproca consapevolezza di poter o non poter fronteggiare un pericolo.’; e aggiunge che ‘la persona minacciata nella propria integrità dalla malattia … rivolge più o meno esplicitamente un appello affettivo.’. Per questo viene riconosciuta la validità dello scrivere, del verbalizzare sentimenti ed emozioni; sono riportati esempi di scrittura terapeutica. Il testo viene definito come utile per ‘progredire nella propria ricerca personale di verità e di significati.’

Segue l’introduzione di Alberto Scanni:

‘Il malato vuole empatia’ dice l’oncologo. Sarebbe utile, aggiunge Scanni, una ‘Cattedra dell’umanità’: tutto questo si dispiega nella medicina narrativa, nell’accostarsi al malato ritenendolo persona, e come tale, degna di rispetto e di attenzione. La medicina narrativa viene definita non una nuova scienza, ma uno strumento per realizzare un vero progetto di cura, che comprenda anche la storia emotiva della persona malata. Scanni precisa la funzione del manuale, scritto a più mani, che può essere anche solo consultato, ma che deve essere considerato come un completamento di una preparazione medica spesso solo tecnica e quindi carente della parte più importante: il prendersi cura.

Il libro si presenta in effetti completo nei suoi numerosi capitoli, e soprattutto nella parte narrativa, esplicitazione concreta della proposta esigente, ma possibile nei diversi contesti in cui il medico opera. Preciso soprattutto sull’importanza di questo approccio in una sanità che sempre di più privilegia il territorio, luogo principale di una relazione medico-paziente basata sulla vita quotidiana.

E’ da considerare testo da assaporare, studiare, e vivere.

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Caterina de Nicola (caterinadenicola54@gmail.com)

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