Autore: Antonio Manzini
Edizione: Chiarelettere
Anno: 2016
Pagine: 256
Prezzo: 13.60 euro
Codice EAN: 9788861907034

Il libro Orfani Bianchi,  pur non parlando direttamente di Cure Palliative è sicuramente un libro sulla palliazione, intesa nel suo senso più proprio di “dare sollievo”. Offre inoltre un punto di vista interessantissimo e molto originale, cioè la cura domiciliare del malato fragile osservata attraverso gli occhi di un caregiver particolare: la “badante”.  La storia è avvincente, commovente e forse anche troppo brutale nel suo epilogo, ma fornisce l’occasione di riflettere più attentamente sul vissuto di persone che tanto spesso incontriamo durante la nostra pratica quotidiana e che altrettanto spesso trattiamo con distanza, un po’ di sufficienza e forse anche diffidenza.
La giovane protagonista del libro, Mirta, è costretta a lasciare il proprio figlio in un orfanotrofio del paese di origine per curare una anziana Signora italiana, a sua volta “abbandonata” dai propri parenti, che delegano a Mirta, suo malgrado, non solo la cura dei bisogni più “materiali”, ma anche di tutti quegli aspetti relazionali che noi sappiamo caratterizzare la cura del fine vita come la vicinanza empatica e l’ascolto. Emergono inoltre prepotentemente tutti i temi più forti relativi alle scelte, all’autonomia del malato e all’accanimento sia terapeutico che, a volte, assistenziale, oltre che i vissuti emotivi, fra cui anche rabbia e frustrazione da parte di chi assiste
La storia si dipana costantemente in questo delicato parallelo tra l’abbandono “forzato” del figlio di Mirta e l’abbandono subito dalla Signora Eleonora; pur non offrendo un facile lieto fine, il libro riesce comunque a testimoniare la forte vicinanza tra due donne egualmente disperate.
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Angela Ciaraldi (a.ciaraldi@asst-lecco.it)
Denise Oltramonti (d.oltramonti@asst-lecco.it)

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