Autore: Remo Bodei
Edizione: ASMEPA
Anno: 2012
Pagine: 47
Prezzo: 5 euro
Codice ISBN: 978-88-97620-51-8
La riflessione umana sul dolore, sulla malattia e sulla morte è presumibilmente iniziata agli albori delle prime civiltà, dando origine al pensiero filosofico. È per questo che è sempre opportuno e fecondo ripercorrere il pensiero filosofico fin dalle prime tracce a noi prevenute. È ciò che sapientemente fa Remo Bodei nel suo agile volumetto, frutto di una lezione magistrale tenuta in occasione degli Incontri a tema organizzati dalla Accademia di Medicina Palliativa di Bologna. Il celebre autore parte dalla constatazione che alla domanda sul perché del dolore e sul suo eventuale “senso” non sono disponibili risposte razionali forti. Pertanto Remo Bodei propone di cambiare prospettiva e di chiedersi “se attraverso il dolore sia possibile forgiare una migliore consistenza di noi stessi, se quindi, possiamo, anziché dobbiamo, sopportarlo”. Lungi dal rinfocolare ogni forma di “dolorismo”, l’autore esplora le due strategie elaborate dalla civiltà occidentale per affrontare il problema del dolore e della morte: la via stoica e dei martiri di qualsiasi fede (il mantenere le distanze rispetto al dolore rendendosi impassibili, negandogli qualsiasi riconoscimento) e la via dell’immersione rischiosa nella sofferenza. L’esplorazione storica del pensiero filosofico parte dai pensatori greci per arrivare al ‘900, comprendendo sia l’orizzonte occidentale che quello orientale e si conclude con un auspicio attribuito a Marco Aurelio, imperatore romano e filosofo: “Sarebbe bello morire cadendo come un’oliva matura che benedice l’albero che l’ha portata”.
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Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)