Autore: Salvatore Veca
Edizione: ASMEPA
Anno: 2012
Pagine: 48
Prezzo: 5 euro
Codice ISBN: 978-88-97620-62-4

Il ragionamento di Salvatore Veca sulla virtù civile della tolleranza non è rivolto solo alla convivenza democratica in cui si accolgono infinite interpretazioni alternative del mondo cercando di renderle compatibili. Il discorso sulla tolleranza si allarga, infatti, anche alle relazioni fra professionisti sanitari e malati che si intrecciano in un quadro generale di esponenziale crescita delle conoscenze scientifiche e del conseguente potenziamento delle possibilità tecnologiche di intervento sanitario.

L’autorevole filosofo mette in luce la logica necessità di riequilbrare l’asimmetria di conoscenze e potere del professionista sanitario con il rispetto per l’autodeterminazione della persona malata. Tale riequilibrio di potere è fondato sia sul rispetto dovuto al malato in quanto persona, sia sulla tolleranza per gli ideali etici individualmente scelti da quella persona. Peraltro Veca, citando il pensiero femminile di Carol Gilligan, sottolinea che il rispetto etico della diversità comprende anche le dimensioni della cura e dell’empatia.

Tutte queste considerazioni svolte dall’autore evidenziano come il paternalismo medico sia un modello di medicina oggi privo di fondamenti teorici validi, anche se purtroppo non ancora risolutamente avviato al tramonto che merita.

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Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)

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