Autore: Yu Hua
Edizione: Feltrinelli
Anno: 2017
Pagine: 192
Prezzo: 13,60
Codice ISBN: 9788807032578
Yu Hua è considerato uno degli autori più influenti della Cina contemporanea e uno dei più acclamati autori della nuova generazione di scrittori cinesi; è anche uno degli scrittori cinesi più noti e amati all’estero. L’espediente letterario utilizzato per la narrazione in questo libro è quello della morte, tema che, ossimoricamente, era già stato alla base del suo romanzo più celebre, Vivere!
Nella cultura cinese un defunto continua ad esistere per un certo numero di giorni anche dopo la morte per accomiatarsi da tutto quello che lo aveva legato in vita. La durata di questa transizione dipende dalle celebrazioni che i familiari riserveranno al corpo del defunto. In particolare, ci sono un certo numero di anime, che non avendo parenti che si occupino dei loro riti funebri, vagano per un tempo indefinito in una sorte di limbo.
Romanzo complesso nel quale il protagonista Yang Fei esce di casa una mattina e trova una fitta nebbia mista a una strana neve luminosa: inizia quindi con un morto che va a farsi cremare e che è in ritardo per la sua cremazione. Inizia così il viaggio nell’Aldilà di un uomo vissuto, troppo brevemente, nella Cina del capitalismo socialista e delle sue aberranti contraddizioni. In un’avventura di sette giorni, il protagonista incontrerà persone care smarrite da tempo, imparando nuove cose su di loro e su se stesso.
Conoscenti e sconosciuti gli racconteranno poi la propria storia nell’inferno vero, l’Aldiquà: demolizioni forzate, corruzione, tangenti, feti gettati nel fiume come rifiuti, miriadi di poveracci che pullulano in bunker sotterranei come formiche, traffico di organi, consumismo sfrenato, ecc. La prima scoperta che fa il protagonista è che le ingiustizie ci sono anche da morti: c’è una sala d’aspetto per VIP, ci sono urne lussuose e altre a modico prezzo, ma chi non ha i soldi neanche per comprarsi un’urna, è costretto a vagare come uno zombi, mentre il suo corpo decompone.
La morte livella le diseguaglianze, svelando l’essenziale, e i cittadini di questa necropoli soave uscita dalla penna di Yu Hua ci insegnano tutta la semplicità dell’amore.
Un’ironica meditazione sul destino e sul senso della fine, una critica feroce della Cina contemporanea, fra comunismo e ipercapitalismo.
Cristina Pedroni (cristina.pedroni@ausl.re.it)
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