Autore: Giuseppe Remuzzi
Edizione: Laterza
Anno: 2018
Pagine: 152
Prezzo: 12 euro
Codice ISBN: 9788858132562
Questo è un libro che chiunque, appassionato di Medicina o sanitario innamorato della propria professione o cittadino interessato ad avere una Sanità efficace, leggerà tutto d’un fiato. Infatti, l’autore, noto come autorevole clinico e ricercatore nel campo della Nefrologia e come editorialista del Corriere della Sera su temi di organizzazione sanitaria, esplora con impietosa lucidità i principali problemi dell’odierna Sanità italiana tenendo un occhio fisso sul panorama internazionale e sul futuro dei sistemi sanitari.
Il titolo del libro è di per sé eloquente e annuncia una visione, che personalmente ritengo pienamente condivisibile, di difesa del ruolo del Servizio Sanitario pubblico purché orientato e organizzato per rispondere alle esigenze dei cittadini. Questo è il punto di partenza: la salute va mantenuta quando si è ancora sani (con la prevenzione) e tutelata quando si è malati (con cure efficaci, efficienti ma, soprattutto, appropriate) ma non può essere alla mercé di una logica di mercato e di un aziendalismo che mira al solo profitto.
Da questo punto di partenza l’autore si addentra, esaminando i rischi della regionalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), nelle distorsioni dell’intramoenia, nel circuito vizioso delle riduzioni delle liste di attesa, nelle esistenti disparità di salute e accesso alle cure che si verificano fra italiani ricchi e italiani poveri, nella illusoria proposta di rendere in SSN più sostenibile rafforzando la Sanità privata e introducendo le Assicurazioni, nell’insufficiente collaborazione fra scienziati e politici in tema di programmazione sanitaria, nel pericolo di scambiare la bontà delle procedure con la reale qualità delle cure, nelle decisioni di fine vita e nell’impiego dei robot (intelligenza artificiale) in Medicina.
Inevitabili vittime di questa analisi, peraltro sostenuta da solide evidenze scientifiche, risultano: l’eccessiva regionalizzazione del SSN, la Sanità privata convenzionata, l’omeopatia, la cura di Bella, gli ospedali organizzati per intensità di cura, il DRG come unico elemento per “pesare” le cure fornite e finanziare l’ospedale, la disomogeneità dei costi degli acquisti, l’azione delle lobby che orientano la spesa (comprese le lobby più organizzate dei malati), l’uso retorico della locuzione “dignità della vita”, la mancata chiusura dei piccoli ospedali, il mancato investimento nella prevenzione delle malattie e nella ricerca.
Probabilmente non tutti i lettori concorderanno su tutte le conclusioni delle analisi condotte da Giuseppe Remuzzi, ma certamente la lettura del suo agevole testo permette di accedere ad un panorama molto ampio e dettagliatamente decritto della nostra odierna Sanità.
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Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)