Autore: Victor Montori
Edizione: Il Pensiero Scientifico
Anno: 2018
Pagine: 180
Prezzo: 12 euro
Codice ISBN: 978-88-490-0619-3
Un titolo forte per dei contenuti forti, anche se espressi con gentile determinazione. L’internista americano-peruviano, autorevole ricercatore e clinico alla Mayo Clinic nonché fondatore del “The patient revolution”, conduce un’analisi impietosamente corretta dei sistemi sanitari industrializzati mettendone a nudo le determinanti più profonde del loro agire e del loro prodotto finale: una mercificazione della Medicina, una Cura poco attenta ai bisogni dei malati, ossessionata dalla fretta e dalla quantificazione della produzione, tormentata dai tagli al personale in nome della riduzione dei costi al fine di conseguire il massimo profitto economico. Nonché una Cura che spesso può creare sofferenze tramite la crudeltà burocratica, il sottofinanziamento di alcuni servizi, il seminare illusioni o reticenze, il praticare un eccesso di trattamenti, ecc..
Per una piena comprensione di questa lucida analisi dei meccanismi interni ai Sistemi sanitari industrializzati non bisogna cadere nell’ingannevole pensiero che le valutazioni effettuate dall’autore valgano solo per gli Stati Uniti d’America e nazioni simili. Purtroppo, l’analisi vale per tutti i Servizi Sanitari (anche europei, italiano compreso) in cui si sta andando o si è già entrati in una dimensione di iper-aziendalismo, di idealizzazione di un’efficienza meramente produttiva di prestazioni e poco interessata alla reale efficacia globale dei trattamenti.
Perché questo è un libro importante per le cure palliative? Perché, fortunatamente, molti dei correttivi che l’autore propone fanno già parte della filosofia operativa delle cure palliative: ascolto attivo, attenzione ai bisogni globali (fisici, psicologici, sociali, spirituali) del malato, prevenzione della sproporzione terapeutica, pratica di una slow medicine che privilegia il Kairòs rispetto al Chronos, ricerca della bellezza oltre che dell’efficacia e dell’efficienza, adozione di un modello di decisione condivise, valorizzazione della Narrative Based Medicine accanto alla Evidence Based Medicine (EBM).
I termini che l’autore utilizza sono lievemente diversi da quelli usuali nel nostro linguaggio (cura elegante, solidale, amorevole, integra, atemporale, tempo “spesso” e “profondo”, cura che coinvolga i malati per poter essere intessuta nella loro vita, integrazione della EBM con l’ascolto dei vissuti dei malati, ecc.), ma i concetti sono gli stessi. L’unica differenza è che V. Montori li preconizza non solo nell’ambito della fase avanzata e terminale di malattia ma anche nella cronicità e, in senso lato, in tutta la Medicina.
È però importante che il mondo delle cure palliative, al di là del conforto che deriva dalla sintonia con le idee dell’autore, ricavi dalla lettura, peraltro agevole e piacevole, di questo testo, una chiara conoscenza del perché i sistemi sanitari stanno velocemente andando verso quel funesto funzionamento. Senza capire questi perché i palliativisti avranno difficoltà ad interagire con quei sistemi sanitari (ospedalieri e territoriali) e con i colleghi che vi operano in modo più o meno consapevole. Invece, imparando a conoscere questi meccanismi può essere più facile operarvi un cambiamento nel senso più consono ai bisogni dei malati.
Ai pessimisti, ai conservatori o ai rassegnati consiglio una lettura doppiamente attenta del libro perché guardandosi attorno dopo aver terminato la lettura del libro, potranno scorgere segnali di cambiamento già in atto. La storia dirà se tali cambiamenti sono i prodromi della rivoluzione auspicata dall’autore.
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Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)