Autore: Cesarina Prandi, Laura Vicario
Edizione: Aracne
Anno: 2019
Pagine: 96
Prezzo: 8 euro
Codice ISBN: 978-88-255-1526-8
Tutti i professionisti che operano nelle cure palliative incrociano storie di persone malate e dei loro familiari e, inevitabilmente, vi entrano venendo a diretto contatto con caratteri, personalità, vissuti emotivi, inclinazioni, risorse individuali e familiari. Quasi tutti i palliativisti colgono vividi frammenti di conversazione, peculiari espressioni corporee, significative forme di comunicazione non verbale, suggestive atmosfere ambientali, momenti di “tempo sospeso” (kairos), frangenti relazionali di contatto intimo con i malati e i loro cari. Pochi palliativisti hanno, invece, la predisposizione a fissare su carta i condensati di quelle storie, le suggestioni emotive indotte da quei “magici” momenti di prossimità, le percezioni esistenziali che si collocano lungo la sottile linea che separa la cura della sofferenza globale e la vita interiore di tutti.
Laura Vicario, infermiera dell’hospice di Casale Monferrato, fortunatamente lo ha fatto, annotando su una serie di diari rossi queste percezioni esistenziali in forma di dense note biografiche, brevi poesie, immediate riflessioni ad ampio raggio e consapevoli introspezioni, testimoniando e valorizzando uno stile di cura ed una postura di prossimità che sono peculiari delle cure palliative di qualità. I contenuti dei diari rossi rappresentano il cuore prezioso del libro che può aiutare tutti i sanitari ad improntare la propria opera professionale con un orientamento più consono ai molteplici bisogni delle persone malate. Ma anche il comune cittadino può giovarsi della lettura del testo perché gli si offre l’occasione di entrare in forte contatto con gli autentici momenti topici della cura dei morenti, liberandosi da pregiudizi, ambiguità e false informazioni che talvolta ancora circondano le cure palliative.
Il comune cittadino ed anche i sanitari non palliativisti possono usufruire di utili precisazioni e rigorose definizioni concettuali sui temi trattati grazie agli approfondimenti scientifici apportati dalla co-autrice Cesarina Prandi, infermiera e docente universitaria, che conferiscono un inquadramento culturale esteso sia alle cure palliative che alle Medical Humanities.
Questa recensione non può che concludersi con un consiglio: resistere alla tentazione di leggere il libro tutto d’un fiato per poter centellinare ogni storia biografica, ogni profilo esistenziale, ogni percezione di prossimità come momenti separati, lasciando così penetrare in chi legge la fragranza della realtà raccontata.
Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)
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