Autore: Antonio Loperfido
Edizione: EDB Edizioni
Anno: 2020
Pagine: 200
Prezzo: 17 euro
Codice EAN: 9788810809716

La tecnologia sempre più impone notevoli cambiamenti ai nostri stili di vita e di relazione. Essa sta penetrando anche dentro sfere molto intime come l’elaborazione del lutto tramite la creazione di programmi che, ricorrendo all’Intelligenza Artificiale, elaborando molti dati delle persone defunte (registrazioni vocali, immagini, video, scritti, ecc.), sono in grado di creare un’interfaccia digitale con cui familiari e amici possono “dialogare” con il defunto. Si va quindi verso la creazione di “spettri digitali” sostitutivi della persona estinta che possono prendere la forma di chatbot, lapidi interattive, urne cinerarie interattive, griefbot, ecc., che tentano di dare una potente risposta tecnologica all’ancestrale desiderio umano di non morire, di lasciare una traccia tangibile di sé sul mondo, di mantenere una relazione non solo interiore fra chi rimane e chi non c’è più.

Il libro, scritto da uno psicologo esperto di elaborazione del lutto, conduce il lettore ad un’intrigante esplorazione delle varie possibilità tecnologiche di creazione di avatar ed altre realtà virtuali che simulano la persona deceduta. Tale esplorazione è fortemente arricchita da interviste con familiari di persone decedute che vengono invitate a riflettere su tale evoluzione tecnologica. Le numerose interviste con i dolenti, spesso portatori di lutti complicati, permettono un confronto tra l’esperienza luttuosa e le citate offerte tecnologiche. Tale confronto consente all’autore di approfondire la questione e tracciare un iniziale bilancio tra le (poche) opportunità e i (tanti) rischi che l’attuale o prossima tecnologia può comportare sulla elaborazione del lutto.

I temi trattati possono apparire a prima vista molto specialistici ma in realtà sono questioni che riguardano tutti coloro che professionalmente operano nel mondo della cura che più direttamente ha a che fare con le fatiche del lutto. Quindi è un libro che tutti i palliativisti dovrebbero leggere; ma a ben vedere è un libro accessibile e utile ad ogni persona che, indipendentemente dalla propria professione, vuole mantenersi consapevole della penetrazione tecnologica nelle pieghe più riposte della nostra vita individuale e sociale.

Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)

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