Autore: Giada Lonati, Barbara Rizzi
Edizione: Editrice Bibliografica
Anno: 2020
Pagine: 168
Prezzo: 9,90 euro
Codice ISBN: 9788893572828
Ecco un libro che prende per mano il lettore e gentilmente lo conduce, con una rigorosa precisione etico-giuridica, alla lettura dello scheletro etico della legge 219/17; legge nota ai più come legge sul “testamento biologico” anche se contiene ben di più di questo. Legge 219/17, molto giustamente definita da Stefano Canestrari come una “buona legge buona”, di cui tanto si è discusso (soprattutto per non farla nascere!) negli ultimi trent’anni e che dopo la sua approvazione è stata messa in sordina nel dibattito pubblico, ostacolando così lo sviluppo di una necessaria e opportuna conoscenza nel grande pubblico. Per fortuna la formazione professionale nel mondo sanitario e giuridico se ne sta occupando con un’accettabile continuità e diffusione, anche se sarebbe auspicabile un’intensificazione di iniziative formative a tutti i livelli dei percorsi professionali.
Il libro, scritto da due palliativiste esperte e da tempo fortemente interessate alla bioetica, va proprio nel senso di colmare il gap informativo di cittadini e sanitari in merito a tale legge. Gli articoli della Legge 219/17 vengono illustrati e analizzati con cura grazi alla illuminante luce dell’esperienza clinico-relazionale delle due autrici, che riversano nel testo la sensibilità acquisita con l’accompagnamento palliativo di tantissimi malati.
La scrittura del libro è molto chiara e lineare, intonandosi così all’impianto di scrittura della legge e già questo sarebbe un motivo più che sufficiente per acquistare il libro. Un altro motivo è la possibilità di acquisire una buona conoscenza della filosofia operativa delle cure palliative, illustrata partendo dal basso, dalla esperienza quotidiana di chi è impegnato negli accompagnamenti palliativi dei malati in fase avanzata e terminale di malattia.
Altri due motivi per leggere il testo sono le informazioni aggiornate sul funzionamento della Banca dati nazionale delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT; nome corretto del biotestamento) e la presenza in appendice di un modello di DAT elaborato a VIDAS, ente che eroga cure palliative a Milano e hinterland, diretto dalle due autrici nei rispettivi settori socio-sanitario e scientifico. Tale modello e i consigli pratici di compilazione e gestione delle DAT sono un utile supporto ai cittadini che desiderano formulare una DAT efficace.
Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)
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