Regista: Enrico Pau
Attori protagonisti: Donatella Finocchiaro, Sara Serraiocco, Barry Ward, Asia Kravos e Carolina Crescentini
Anno: 2017
Genere: drammatico
“L’Accabadora” un film dove la storia, l’antropologia e i sentimenti d’amore si intrecciano nella dimensione della finitudine e della compassione. Scrive Enrico Pau, registra del film nel libro “Siamo Anime e Corpi. Altri orizzonti per le cure palliative”:
“Qualcuno racconta che in Sardegna sia esistita una donna chiamata l’Accabadora, nome che deriva dal verbo spagnolo acabar, finire, a cui la comunità chiedeva di accompagnare i malati terminali, giovani e anziani verso la buona morte con gesti sapienti controllati, sintesi di una forma di pietas. Gli antropologi hanno negato a lungo una tale figura non avendo mai trovato prove concrete dell’esistenza di questa femmina accabadora e le testimonianze sono ammantate di mistero che ci rimandano sempre più al mito che alla realtà. Ma nel mito si nasconde sempre qualche verità e l’accabadora diventa espressione e sinonimo di poter lenire il dolore nel passaggio umano verso l’altrove”
La storia di Annetta si dipana in un tempo di morte e dolore rappresentato dalla guerra e dai bombardamenti di una Cagliari del 1943 dove vi giunge alla ricerca della nipote Tecla finita a fare la prostituta, scelta drammatica ma comune per sopravvivere alla misera (realtà immutata negli anni).
Annetta porta con sé tutta la sua sofferenza e il suo carico di morte che suo malgrado la comunità le ha assegnato. “Una fossa dove mi hanno seppellito sin da bambina” ci dice Annetta consapevole di dover sopportare in totale solitudine e silenzio il segreto che non può raccontare e il ruolo che la pone ai margini della collettività. Ma è in questa Cagliari distrutta, ferita come Annetta che la donna impiegherà tutte le sue forze per salvare la nipote attaccandosi ad essa come ultima possibilità d’amore rivolto anche a sé stessa.
L’incontro con il medico, prima delicato poi timidamente sempre più concreto e l’atto generoso che questo compie nei confronti delle due donne, si intreccia di sentimenti sino a connotarsi d’amore.
Il film uscito nell’aprile del 2017 è una co-produzione italo – irlandese e l’accabadora Annetta è interpretato dalla brava e intensa Donatella Finocchiaro; accanto a lei anche Sara Seraiocco.
Enrico Pau ha tratteggiato una trama tra il mitologico e lo storico, sfiorando con grande concretezza temi sempre attuali come “Perché si muore?”, “Come si muore?”, “Come sarebbe meglio morire”, “La malattia” “La morte” “Le scelte di fine vita” “L’eutanasia” da anni oggetto di attenzione da parte delle comunità scientifiche, laiche e religiose che a tutt’oggi faticano a incontrarsi.
“Annetta, L’Accabadora, è un personaggio che rimanda a un mondo lontano, eppure affronta un tema attualissimo quello della dignità delle persone che muoiono. La sua mano dà la morte ma è la mano della comunità che delega a una figura quasi magica questo gesto che è profondamente “umano”. Le leggi antropiche e i costrutti dell’umanizzazione a volte confliggono e purtroppo questo dialogo troppo spesso è contaminato dal giudizio morale dal quale gli esseri umani sembrano non riuscire a fuggire!” conclude Enrico Pau. .
Roberta Vecchi (R.Vecchi@polifvg.it)
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