Autore: Elisabetta Pulice, Ana Cristina Vargas
Edizione: Società editrice il Mulino
Anno: 2021
Pagine: 312
Prezzo: 27 euro
Codice EAN: 9788815292308

La cifra editoriale che felicemente contraddistingue questo secondo volume sta nel coniugare una trattazione rigorosa dei principali temi della cura in generale, e del fine vita in particolare, con l’esposizione dei dati di una ricerca antropologica (interviste di profondità con professionisti sanitari) condotta in molteplici realtà ospedaliere sparse nel territorio italiano. Il lettore potrà così approfondire sia i piani più teorici del diritto, della deontologia e della antropologia, sia accedere ai problemi e vissuti reali che si generano nei quotidiani percorsi di cura.

L’autodeterminazione e i suoi standard etico-giuridici e deontologici (consenso informato, Pianificazione Condivisa delle Cure e Disposizioni Anticipate di Trattamento) oltre che la limitazione/desistenza terapeutica, l’obiezione e la clausola di coscienza, la Legge 219/17, la codificazione della nutrizione e idratazione artificiale, il complesso e controverso rapporto tra diritto e deontologia, la morte medicalmente assistita, vengono illustrati collocandoli sul reale scenario di cura, declinandone i relativi conflitti di coscienza e vissuti dei sanitari. Emergono così il clima delle équipe, le “culture” di reparto, i limiti e opportunità dell’organizzazione ospedaliera che solitamente sono i grandi assenti nel dibattito teorico su tali temi, pur rivestendo un ruolo determinante nel declinare i principi teorici nelle prassi quotidiane di cura. Finalmente lontano dalle semplificazioni mediatiche e dalla confusione che spesso ammorba il dibattito pubblico, ma anche dalla sterile astrattezza di non poche discussioni specialistiche, il lettore può rendersi conto di come le questioni etico-giuridiche e deontologiche nascono e si sviluppano dentro quadri antropoligici di cui si è poco consapevoli. Grazie alle indubbie competenze delle due autrici vengono peraltro indicate intelligenti soluzioni operative alle difficoltà ed ai conflitti che possono interessare sanitari ed équipe.

L’utilità del libro non è però confinata alle sole figure sanitarie, perché anche gli studiosi di discipline etico-filosofiche, giuridiche, psicologiche, sociologiche, antropologiche, possono acquisire conoscenze della realtà clinica quotidiana in merito ai vissuti di malati familiari ed équipe sulle questioni più scottanti dell’etica di fine vita.

L’opera completa prevede comprende un primo volume dedicato all’etica di inizio vita e quindi alle scelte riproduttive e ai dibattiti sulla genitorialità che compendia il secondo volume permettendo uno sguardo più esteso sulla bioetica attuale.

Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)


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