Autore: Simonetta Agnello Hornby, Costanza Gravina
Edizione: Mondadori – Strade blu
Anno: 2022
Pagine: 276
Prezzo: 19 euro
Codice ISBN: 9788804746607

Che cos’è che rende bella la vita di ogni giorno? Ognuno di noi avrà sicuramente la sua risposta, forse però ci sarà qualcuno convinto che sia impossibile trovare il bello in ogni giornata e che, anzi, spesso la vita sia una salita ripida come l’Everest che ci toglie ossigeno, energia ed entusiasmo. Eppure, esistono delle “piccole ragioni”, che in siciliano suonano come cuntintizza, che riempiono di bellezza la quotidianità del nostro vivere.

Simonetta Agnello Hornby e sua nipote Costanza Gravina ci regalano un breve manuale di filosofia morale, che attraverso il dialogo tra due generazioni, in una ricchezza commovente di memorie famigliari e nel racconto di una Sicilia fatta di sapori come lo zucchero, il marzapane e il caffè, di profumi come le tisane di alloro, il trito di cipolla e le torte di pasta frolla appena sfornate, di colori come la luce filtrata attraverso il vetro soffiato dei calici o quello più spesso e ruvido dei bicchierini da digestivo, di suoni come il clop-clop ritmato della carovana di muli nell’uliveto millenario, di fogli preziosi come testamento di ricette culinarie da preservare contro il tempo e l’usura, ci insegna la cuntintizza e a ricercarla dentro di noi e nel nostro quotidiano, ogni giorno, ogni istante. Ed è leggendo il loro duettare, in cui i ricordi del passato di Simonetta si intrecciano con quelli più recenti di Costanza, che comprendiamo quanto la cuntintizza sia preziosa fonte di salvezza e di speranza per chi è capace di restare curioso osservatore e ammiratore della vita.

“La cuntintizza è uno stato d’animo, una condizione di appagamento e soddisfazione, un sentimento d’amore verso il prossimo o verso un ideale, e un’aspirazione di tutti gli esseri umani nonché degli animali…spiana la strada alla speranza e al benessere interiore…necessita di essere nutrita, curata e protetta, altrimenti si atrofizza fino a scomparire. Talvolta, maltrattata, si trasforma nell’opposto, vale a dire in malevolenza”. Ma quanta cuntintizza serve nella vita di ciascuno? q.b. ovvero quanto basta, come ci insegnano le ricette delle nonne, dispensatrici di saggezza ed insegnamenti. Stabilire quanto è abbastanza e quanto va bene è un elemento cardine per la riuscita di un buon dolce o di una buona pietanza, ma come ci insegnano le due autrici, è qualcosa che va oltre i confini di una cucina. Il q.b. è “una scelta di responsabilità, che abbatte i confini dell’oggettività per essere sostenuta da una soggettività consapevole, dalle sensazioni e percezioni che impariamo a identificare…è scoprirsi in grado di muoversi nel mondo con armonia ed equilibrio”.

E allora, è facile comprendere come la cuntintizza sia quel q.b., piccolo e prezioso, che ogni giorno ci ricorda potentemente che è nelle piccole cose quotidiane che si nasconde il segreto della bellezza del nostro vivere.

Erika Poggiali (erikapoggiali2@gmail.com)


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