Autore: Nikki
Edizione: Longanesi
Anno: 2022
Pagine: 400
Prezzo: 18,60
Codice ISBN: 9788830460317
Romanzo estremamente avvincente, la cui lettura non riesci facilmente ad interrompere ma che, al contempo, non vuoi accelerare perché temi di arrivare troppo presto alla pagina finale.
Quando una mattina al loro risveglio tutti gli abitanti della Terra oltre i 22 anni si ritrovarono davanti all’uscio di casa un identico cofanetto di legno con incisione “Contiene la misura della tua vita”, tutto cambiò. Non per niente l’incipit del libro è suggellato dalla seguente frase: “Era difficile immaginare un tempo precedente, un mondo prima del loro arrivo”. Chi scelse di aprire la scatola di legno trovò un pezzo di tessuto che conteneva un filo; il filo con la lunghezza corrispondente alla vita di ciascuno. Chi scelse di non aprire la scatola visse con il pensiero dell’ignota lunghezza del suo filo e, quindi, della sua vita residua.
All’inizio furono gli enigmi generali a predominare: Da dove provenivano le scatole? Chi e come aveva trasportato quelle scatole? Cosa significava esattamente quell’incisione? Era vero il rapporto fra la lunghezza del filo e quella della propria vita?
Subito dopo insorsero gli enigmi personali: Aprire o non aprire al scatola? Quando e con chi aprirla? Comunicare ai propri affetti la lunghezza del filo? Chiedere ai propri cari se avessero aperto la scatola o la lunghezza del loro filo? Come far fronte alla consapevolezza della residua durata della propria vita?
Da questi enigmi partirono una miriade di scelte personali: Come gestire la propria vita residua? Quale direzione imprimere alle scelte personali, lavorative, affettive, sociali?
Il romanzo riesce a tratteggiare le numerose implicazioni etiche, politiche, scientifiche, sociali che un evento epocale come il “filo della tua storia” scatena e che, non troppo sorprendentemente, abbiamo in parte conosciuto anche nella realtà quotidiana della pandemia Covid-19. Peraltro il tema del filo, motore narrativo di questo romanzo, è reso ancora più intrigante dalle lontane reminiscenze della mitologia greca (filo dipanato, filato e reciso delle tre Parche; il mito di Prometeo che libera gli umani dalla cieca e paralizzante fissazione sul pensiero ossessivo della propria mortalità).
L’intreccio tra le storie personali di un piccolo numero di protagonisti e le vicende politico-istituzionali, medico-scientifiche, socioeconomiche è magistralmente narrato dalla giovane, esordiente scrittrice ascesa rapidamente ai primi posti della classifica del New York Times.
Il tema della consapevolezza risuonerà familiare per i professionisti delle cure palliative evocando una delle risorse fondamentali dell’essere umano di fronte all’eterno problema della propria finitudine: l’orientamento mentale a decidere “che cosa fare” della vita residua senza farsi paralizzare dal chiedersi l’origine della malattia mortale, il perché proprio ora, il perché proprio a me, ecc.. E così succederà con “il filo della tua storia”.
Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)
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