Autore: Christian Ntizimira, MD
Edizione: Printed by Amazon Italia (Editor: Kathleen Guthrie Woods)
Anno: 2023
Pagine: 141
Prezzo: 17,36 euro
Codice ISBN: 9798988387329
Specializzato alla Harvard Medical School Department of Global Health e vincitore di prestigiosi riconoscimenti internazionali, il Dr. Christian Ntizimira è oggi fondatore e direttore dell’African Center for Research on End-of-Life Care (acreol.org), una organizzazione no profit, dedicata a promuovere l’uguaglianza socioculturale nelle cure di fine vita in Africa.
Nel 2009, appena laureato, durante il tirocinio in un ospedale di Kigali in Rwanda, si trovò ad affrontare, culturalmente e scientificamente impreparato, la sofferenza della morte del giovane Rafiki, affetto da carcinoma epatocellulare e capì che era necessario un profondo cambiamento di visione nel sistema sanitario del suo Paese. Quando, nel 2011, applicò per il Programma di Palliative Care Education dell’Università di Harvard, scrisse nella sua lettera di presentazione: “Se formerete me, formerete un Paese’’. E fu così. Rientrato in Rwanda, dopo la formazione ad Harvard, si dedicò con spirito visionario allo sviluppo di programma innovativo, volto a diffondere le Cure Palliative a livello ospedaliero e comunitario, senza tuttavia trasferirne acriticamente l’approccio occidentale ma reinterpretandolo e adattandolo alle esperienze culturali, alle abitudini e alle usanze del suo popolo.
‘’The Safari Concept’’, il libro appena pubblicato, è il testamento del suo paziente ed instancabile tentativo di comprensione e trasformazione dell’approccio al dolore, in un paese che ha fatto della morte e del lutto un tratto distintivo della sua sofferta storia, dopo il genocidio del 1994 contro l’etnia Tutsi. Con rara capacità narrativa, l’autore ci ricorda non solo che, nonostante le enormi disparità ancora in atto, le Cure Palliative fanno parte dei diritti umani, ovunque nel mondo ma anche che, per sviluppare modelli di cura sostenibili in tutti i contesti, non si può prescindere dallo sviluppo sapiente di una sensibilità culturale e di un pensiero veramente orientato alla persona. Se è vero allora che per colmare gli abissi bisogna guardarci dentro, queste pagine offrono uno sguardo sincero e profondamente empatico sulle tantissime storie di vita, malattia e morte incontrate negli anni di lavoro in Rwanda, scelte dall’autore fra gli oltre 800 ‘’family meetings’’ realizzati dal 2009 al 2019. Ne nasce, fra le righe, una piccola guida pratica che definisce, attraverso il racconto esperienziale, alcune importanti abilità comunicative e pratiche, necessarie per costruire un percorso condiviso di senso attraverso il dolore e fornire un supporto, non solo scientificamente appropriato, ma anche umanamente adeguato a ciascuna famiglia. Attraverso le storie di Uwineza, di Paul, di Otis, di Alivera, di Jean Claude impariamo come, nella cultura africana, il concetto di famiglia sia centrale e così anche la sofferenza si allarga come una rete a tutti i membri di una comunità. Ne deriva la metafora del viaggio ‘’Safari’’ che, richiamando alla nostra mente l’osservazione curiosa degli animali nel loro habitat, rivela una visione di Cure Palliative più simile ad un viaggio, alla ricerca degli altri. E proprio cercando gli altri, nelle loro personali rappresentazioni di casa, di bisogni e di vulnerabilità, il Dr. Ntizamira ritrova un po’ anche sé stesso, negoziando la giusta distanza o la giusta vicinanza e offrendo un supporto che sappia davvero celebrare le storie di malattia e le vite incontrate.
È lo spirito dell’ ’’Ubuntu’’ (una persona è una persona solo attraverso gli altri) il concetto filosofico tipicamente africano della profonda interconnesione fra gli esseri viventi, espresso chiaramente nel proverbio rwandese: ‘’quando sei sano appartieni a te stesso, quando sei malato appartieni alla tua famiglia’’. I concetti di Ubuntu e di Safari tuttavia, e questa è la vera potenza del libro, non hanno solo il compito di aiutare i medici africani a comprendere le esperienze di malattia dei loro pazienti e delle loro famiglie (che solo all’apparenza sembrano allontanarsi dall’id occidentale del primato dell’autonomia del malato) ma hanno l’enorme potenziale di trasmettere anche a noi, da questa parte del mondo, il ruolo critico della dimensione culturale e del suo impatto sulla percezione del dolore.
L’ impegno del Dr. Christian Ntizimira nello sviluppo di Cure Palliative di alto livello nel suo paese e la sua umiltà narrativa nel rispettare e onorare le storie raccontate, rendono questo libro una guida preziosissima, che entra in profonda sintonia con tutti noi curanti, ovunque nel mondo. A ricordarci, ancora una volta, che le Cure Palliative, facendosi testimonianza dell’universalità della sofferenza, possono aprire nuove strade, generative e profondamente umane.
Federica Pozzi (pozzi.federica@hotmail.it
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