Data/Ora
20/09/20239:00 - 18:00
Dopo anni di lavoro, dopo la pandemia, ma anche quando intraprendiamo per la prima volta il nostro percorso in una pratica lavorativa di cura, abbiamo l’esigenza di riconoscerci al meglio nel ruolo che ricopriamo: le cornici sono diverse dalle aspettative che avevamo o dal passato che abbiamo vissuto, intorno a noi le logiche che guidano le decisioni e le priorità sembrano eccessivamente cambiate. Ci sentiamo marziani caduti su un pianeta sconosciuto, di cui ci sembra di conoscere più i linguaggi, le pratiche, le direzioni. E ci stiamo a fatica. Il rischio è maturare rabbia, ansia, frustrazione, demotivazione, confusione… e restarcene invischiati. Come tutti i professionisti della cura, anche coloro che operano nelle cure palliative e che a vario titolo assistono malati in fase avanzata e terminale di malattia non sono immuni da tale rischio, anche se tutelati dal lavoro d’équipe e dalle competenze formative apprese e maturate.
Anzi: per loro la fatica può essere maggiore perché il carico emotivo ed esistenziale che si può davanti al dolore che emerge nel processo del morire, si somma alla fatica di ritrovare motivazioni, confini di ruolo, senso del proprio operare.
Dare parola a queste sensazioni, leggerle – grazie alla narrazione autobiografica – per cercare ciò che portano con sé e ciò che giustamente chiedono, ritrovare quelle cornici e quella centratura che aiutano a stare in quello che c’è, cambiando ciò che si può cambiare e accettando ciò che non si può modificare (come insegna Epitteto), ci permette di ritrovare maggiore quiete, la visione del nostro essere e del nostro fare in maniera più armonica e ci consente, quindi, di stare meglio, al lavoro e al mondo.
Attraverso pratiche filosofiche, scritture autobiografiche, letture di situazioni concrete alla ricerca dei significati che ciascuno vi attribuisce e dei bisogni che porta, gli iscritti a questo laboratorio impareranno a prendersi cura di sé e a mettere in una differente prospettiva le cose che accadono, al fine di raggiungere una maggiore “tranquillità dell’animo” (come direbbe Seneca).
Coordinamento didattico: Dr. Luciano Orsi
Crediti EMC: 10.4
Posti disponibili: 25
Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di 20 partecipanti
SEGRETERIA SCIENTIFICA
Coordinamento didattico: Dr. Luciano Orsi
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
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