MANIFESTO SICP
PER IL MANTENIMENTO E LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI CURE PALLIATIVE PREVISTI DALLA LEGGE N. 38/2010
In questi anni, numerosi professionisti con percorsi formativi e operativi differenti hanno garantito nel nostro paese una risposta al bisogno di cure palliative a domicilio, in hospice e in ospedale.
A oltre due anni dalla Legge n. 38/2010 e dopo l’approvazione dei decreti di istituzione di cinque master universitari di formazione e qualificazione in cure palliative e terapia del dolore, nelle Reti di Cure Palliative continuano a operare alcune centinaia di medici senza specialità, ma esperti e competenti in cure palliative che rappresentano una risorsa insostituibile per garantire la quotidiana attività del servizio. Negli anni, questi medici hanno acquisito sul campo competenze di grande valore rivelandosi indispensabili per l’operatività di molti Centri, oltre ad avere avuto un ruolo significativo nella storia e nello sviluppo delle Cure Palliative nel nostro Paese.
Se non venisse garantita a questi professionisti, e in particolare a questi medici, la possibilità di continuare a lavorare nelle Reti di Cure Palliative dove già operano, sarebbe impossibile il mantenimento e lo sviluppo dei servizi secondo quanto previsto dalla legge stessa.
Riteniamo che durante questo periodo di transizione, sia imperativo trovare soluzioni efficaci per assicurare l’applicazione della legge e, soprattutto, per permettere la tenuta stessa del sistema di erogazione delle cure almeno nei suoi livelli attuali.
La Società Italiana di Cure Palliative, con la condivisione della Società Italiana di Medicina Generale e la Federazione Cure Palliative, propone l’adozione urgente dei seguenti provvedimenti:
1. Istituire la Disciplina in Cure Palliative, tappa fondamentale per il completamento del percorso formativo degli operatori, identificando le equipollenze ed affinità, nel tempo più rapido possibile.
2. Fornire un titolo di idoneità a operare nelle Reti di Cure Palliative a tutti i medici, dipendenti o libero professionisti, che indipendentemente dal possesso di una specialità, al momento degli Accordi in Conferenza Stato-Regioni di cui al Comma 2 dell’Articolo 5 della Legge n. 38/2010 già operano o hanno operato per almeno tre anni con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato in strutture pubbliche o private accreditate, eroganti cure palliative in ospedale, al domicilio o in hospice, sulla scorta di una certificazione dell’Azienda Sanitaria Locale. Tali medici, senza l’obbligo di una ulteriore formazione post-universitaria (Master universitario di alta formazione e qualificazione in Cure Palliative), devono poter ottenere, su loro richiesta, la disciplina “Cure Palliative”.
3. Fornire un titolo di idoneità a operare nelle Reti di Cure Palliative agli psicologi e agli operatori delle professioni sanitarie che, al momento degli Accordi in Conferenza Stato-Regioni di cui al Comma 2 dell’Articolo 5 della Legge n. 38/2010, già operano, con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato in strutture pubbliche o private accreditate, eroganti cure palliative in ospedale, al domicilio o in hospice, sulla scorta di una certificazione dell’Azienda Sanitaria Locale e senza l’obbligo di una ulteriore formazione post universitaria (Master universitario di II livello in Cure Palliative e Terapia del dolore per psicologi o Master universitario di I livello in Cure Palliative e Terapia del dolore per professioni sanitarie).
4. Concedere l’accesso al Master universitario di alta formazione e qualificazione in Cure Palliative anche ai medici in possesso dell’attestato del Corso di Formazione triennale in Medicina Generale ovvero ai medici di medicina generale in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, antecedente la data di istituzione dello stesso (D. Lgs. 256/1991).
5. Concedere l’accesso al Master universitario di alta formazione e qualificazione in Cure Palliative anche ai medici che, indipendentemente dal possesso di una specialità, alla data degli Accordi in Conferenza Stato-Regioni di cui al Comma 2 dell’Articolo 5 della medesima Legge abbiano una esperienza, certificata dall’Azienda Sanitaria Locale, inferiore ai tre anni in strutture pubbliche o private accreditate, eroganti cure palliative in ospedale, al domicilio o in hospice.
6. Esigere che i Docenti nei Master in Cure Palliative siano in possesso di specifiche competenze nel settore, acquisite anche attraverso una esperienza clinica diretta e documentata dal curriculum professionale specifico, pubblicato contestualmente alla emanazione del decreto rettorale di istituzione.
7. Garantire nell’ambito dei Master istituiti con i decreti del 4 aprile 2012 (formazione in Cure Palliative di medici, psicologi e altre professioni sanitarie) la programmazione di moduli formativi trasversali al fine di assicurare l’approccio multidisciplinare ed interprofessionale specifico dell’équipe di Cure Palliative.
8. Consentire l’accesso al master universitario di I livello in Cure Palliative e Terapia del dolore per professioni sanitarie anche alle figure professionali attive nella rete delle cure palliative, non menzionate nei decreti e che verranno individuate con l’Accordo previsto dal Comma 2 dell’Articolo 5 della Legge n. 38/2010.
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