E’ stato diffuso pochi giorni fa il documento del CNB intitolato “Sedazione Palliativa Profonda continua nell’imminenza della morte” che, recependo i punti salienti delle Raccomandazioni della SICP sulla sedazione terminale/sedazione palliativa (2007), conferma l’eticità di questa procedura correttamente definita “trattamento sanitario”  e ne esclude la possibilità di essere classificata come una forma di eutanasia, di suicidio medicalmente assistito o di omicidio del consenziente. Il valore della presa di posizione del CNB (organo di consulenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri) è che classifica questa procedura terapeutica come un diritto fondamentale per adulti e minori morenti, valorizza le volontà attuali del malato (anche minore) e le volontà anticipate (dichiarazioni anticipate di trattamento)  nel quadro della pianificazione anticipata, ammette la liceità etica della sospensione di trattamenti di sostegno vitale (idratazione e nutrizione) basate su decisioni caso per caso di inappropriatezza clinica. Significativo è il recepimento di molte indicazioni presenti nel documento “Informazione e consenso progressivo: un processo evolutivo condiviso. Raccomandazioni SICP” e la sottolineatura della non necessità di far firmare un documento scritto di consenso, privilegiando invece la documentazione in cartella del percorso di condivisione decisionale sulla base di un’informazione anche prognostica.

Luciano Orsi (luciano.orsi@aopoma.it)


ALLEGATI

CNB Sedazione Palliativa Profonda continua nell'imminenza della morte. Abstract SCARICA

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Informazione e consenso progressivo in Cure Palliative: un processo evolutivo condiviso - Raccomandazioni della SICP VAI

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