L’Associazione italiana di Psicogeriatria ha recentemente prodotto un interessante documento che riassume in otto statement le considerazioni sulla Pianificazione Condivisa della Cura (PCC) e l’autodeterminazione della persona anziana affetta da patologie psicogeriatriche. Partendo dall’affermazione del diritto di accedere alle informazioni cliniche (diagnosi, prognosi, ecc.) anche in presenza di incapacità mentale (parziale NdR) il documento afferma l’importanza di una comunicazione sostenuta da competenze professionali di tutto il team curante per poi sostenere il valore di sviluppare un percorso di pianificazione anticipata delle cure registrato nella cartella clinica. Nel documento viene valorizzato il fiduciario individuato nella PCC e viene affermato con forza il carattere moralmente (oltre che giuridicamente) vincolante delle volontà espresse nella PCC. Il grande valore del documento è quello di non limitarsi ad una semplice declinazione della Legge 219/17 ma di sforzarsi per favorirne la sua implementazione anche nel campo delle fragilità geriatriche.

Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)


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