La Corte di Cassazione – sez. III civ. ha emesso la sentenza n. 29469/2020 in cui ha accolto il ricorso di una paziente Testimone di Geova a cui era stata effettuata una trasfusione di sangue durante un intervento chirurgico, nonostante si fosse dichiarata contraria alla pratica per motivi religiosi.
La Corte di Cassazione ha dichiarato che il diritto di autodeterminazione in materia di trattamento sanitario e la libertà religiosa sono due principi costituzionali e che pertanto la paziente aveva il pieno diritto di rifiutare un’emotrasfusione, anche con dichiarazione resa prima dell’intervento chirurgico, purché avesse espresso in modo inequivoco la volontà di rifiutare l’emotrasfusione anche nell’ipotesi di pericolo di vita. La Corte ha precisato che l’accettazione di un intervento chirurgico non comporta anche l’accettazione implicita di una trasfusione.
Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)
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ALLEGATI
Sentenza Corte di Cassazione n. 29469/20
III Sezione civile, 23 dic 2020 SCARICA