L’approvazione alla Camera della proposta di legge avvenuta qualche giorno fa chiama la SICP a intervenire nuovamente nel dibattito relativo al Testamento Biologico per ribadire alcuni principi etici e costituzionali che verrebbero messi in dubbio da questo disegno di legge. La SICP riconosce che nell’attuale testo è stata parzialmente recepita una delle istanze che nei nostri interventi avevamo avanzato per riconoscere al malato in fase terminale di malattia il diritto ad una morte naturale, fisiologica, senza il rischio che trattamenti inappropriati (fra i quali anche la nutrizione e l’idratazione artificiale, se proposti al di fuori di una valutazione clinica) ne possano peggiorare la qualità di vita. Tuttavia non sono stati recepiti principi fondamentali per le cure palliative quali l’importanza di supportare un malato nel rispetto del concetto di qualità di vita che quel malato e quella famiglia esprimono.
Link
ALLEGATI
Documento SICP sulle direttive anticipate SCARICA