Gli autori, partendo dalla necessità di sottoporre a misura la qualità delle cure erogate da un numero sempre maggiore di servizi di cure palliative in Italia, hanno rilevato che gli indicatori di qualità finora scelti dal sistema sanitario italiano, se confrontati con altri set di indicatori internazionali, sono prevalentemente centrati sugli aspetti strutturali o di processo. Risultano invece poco sviluppati gli indicatori di esito e quelli riguardanti gli aspetti etici, spirituali, culturali o esistenziali.
Gli autori concludono che, vista l’onerosità e la difficoltà della misura della qualità, nelle cure palliative è necessario orientarsi verso indicatori di outcome che coprano tutti i bisogni dei malati terminali, compresi quelli più umanistici.
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segnalazione di Luciano Orsi (luciano.orsi@aopoma.it)