Questa revisione della letteratura arricchisce la revisione Cochrane del 2007 poiché riguarda sia il trattamento sia la prevenzione del delirium nei malati oncologici oltre che riportare dati sui malati non oncologici. Le tabelle contenute nell’articolo risultano molto chiare. La tabella 1 elenca gli elementi clinici che caratterizzano il delirium e ne permettono una diagnosi certa, ovviando alla non rara difficoltà delle équipe di definire i polimorfi comportamenti del malato; questo è importante, soprattutto se si considera che il delirium è frequentemente sotto-diagnosticato, soprattutto nella forma meno conosciuta: quella ipoattiva. Le tabelle successive illustrano molto chiaramente i trattamenti non farmacologici, quelli farmacologici basati sulle evidenze disponibili non trascurando di elencare le cause di delirium rimuovibili che occorre trattare prima o contemporaneamente all’attivazione del trattamento farmacologico e non farmacologico. Nel delirium iperattivo e in quello ipoattivo del malato terminale, l’aloperidolo viene confermato come il farmaco antipsicotico di prima scelta, mentre la clorpromazina conserva la posizione di seconda scelta; in terza linea si posizionano gli antipsicotici atipici quali il risperidone e l’olanzapina. Gli psicostimolanti (metilfenidato) e altri farmaci (inibitori delle colinesterasi, alfa2agonisti, eccetera) non sono raccomandati né nella prevenzione né nel trattamento.
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segnalazione di Luciano Orsi (luciano.orsi@aopoma.it)