In questa interessante serie di filmati e interviste a esperti internazionali vengono trattate varie tematiche del fine vita. In uno di questi filmati, dal significativo titolo ‘Spread the word’, viene illustrato come la sensibilizzazione culturale sia fondamentale affinché vengano abbattute le barriere culturali che impediscono un uso diffuso degli oppiacei. Viene inoltre specificato che questi farmaci devono però essere resi disponibili in maggiore quantità da parte dell’industria farmaceutica e dei governi. E’ infatti necessario fare pressione su chi promulga leggi e regolamenti affinché i 5,5 milioni di malati terminali di tumore che ogni anno soffrono senza avere la possibilità di alleviare il proprio dolore possano ottenere un trattamento analgesico adeguato. Si rende quindi indispensabile che l’International Narcotics Control Board (INCB) stabilisca le quantità di medicinali che devono essere disponibili per ogni Paese e collaborare con i governi per creare un sistema di adeguata distribuzione dei farmaci superando le logiche di profitto che hanno finora condizionato il mercato.
E’ ineludibile la constatazione che, continuando a investire risorse in trattamenti altamente tecnologici e farmaci molto costosi senza preoccuparsi dei milioni di persone che non possono accedere nemmeno a quelli facilmente accessibili e più economici, si perpetua un’inaccettabile violazione dei diritti umani.
Luciano Orsi su segnalazione di Cristiana Gerosa (c_gerosa@virgilio.it)