Capita raramente di trovare condensate in poche pagine un numero così elevato di ottime indicazioni su come comunicare al malato tumorale in fase avanzata la prognosi e decidere con lui se intraprendere ulteriori cicli di chemioterapia. In questo articolo sono infatti condensate molte evidenze scientifiche sia sulla volontà dei malati (sia del mondo occidentale sia di quello orientale) di essere informati sulle loro condizioni sia sulle realistiche probabilità di trarre giovamenti da ulteriori chemioterapie. Vengono inoltre forniti preziosi suggerimenti su come verificare quanto i malati vogliono conoscere delle loro condizioni cliniche e della loro prognosi, su come discutere degli obiettivi della terapia antitumorale, su come fornire informazioni non fuorvianti e su come gestire malati e familiari che richiedono trattamenti sproporzionati in eccesso. Le stringenti indicazioni dell’ASCO e delle linee guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN) a non offrire e praticare chemioterapie dal beneficio dubbio e la sottolineatura della mancanza di evidenze sul beneficio di prosecuzione di chemioterapie in malati con basso performance status si integrano con l’indicazione a proporre tempestivamente le cure palliative senza attendere che il malato sia off-therapy.

Kadakia KC, Moynihan TJ, Simth TJ, et al. Palliative communications: addressing chemotherapy in patients with advanced cancer. Ann Oncol 2012;23:29-32

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