L’articolo indaga il ruolo di questi fattori nell’influenzare il rispetto da parte dei medici delle direttive anticipate; il risultato complessivo evidenzia che questi fattori giocano un ruolo modesto ma non trascurabile nel processo decisionale del medico di fronte a tre scenari clinici ipotetici costruiti su casi reali. La maggior parte dei medici decide tenendo conto dei fattori clinici attuali e della distanza temporale in cui le direttive sono state scritte piuttosto che applicare letteralmente le direttive anticipate. Il timore di ripercussioni medico-legali non influenza la maggior parte dei medici intervistati ed è parimenti abbastanza refrattaria alle pressioni dei familiari per attivare supporti vitali rifiutati dal malato nelle direttive anticipate o a considerazioni legate al contenimento dei costi sanitari.