In seguito ad alcune notizie divulgate nei giorni scorsi dai mass media e nei social network relative a un protocollo (la cosiddetta ‘metodica Vannoni’) basato su cellule staminali e definito come ‘l’unica cura in grado di migliorare le condizioni cliniche’ di bimbi affetti da gravi patologie degenerative, tra le quali le malattia del motoneurone, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica Onlus (AISAL) ha preso posizione pubblicamente sottolineando la necessità di un maggiore senso di responsabilità e del rispetto di tutti i malati e delle loro famiglie.
Approfondimenti e riferimenti di legge, compresi il documento elaborato dalla Commissione Medico Scientifica di AISLA e la posizione espressa dal Ministero della Salute sono disponibili sul sito www.aisla.it.
Sull’argomento si possono consultare anche gli interventi del dottor Luigi Naldini, co-direttore dell’Istituto Telethon di terapia genica (Tiget), del professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano e la lettera aperta al Ministro della Salute di 13 ricercatori di fama.