La ricerca fa seguito all’indagine nazionale sulle buone pratiche nelle unità di cure palliative domiciliari quale principale contesto assistenziale delle reti locali di cure palliative ed è complementare all’avvio dell’Osservatorio nazionale Agenas sulle buone pratiche in cure palliative domiciliari la cui attivazione è prevista per fine ottobre 2013 in collaborazione con la Fondazioni Floriani e la Fondazione Lefevbre. La ricerca, approvata e finanziata dal Ministero della Salute, sostenuta in parte dalla Fondazione Berlucchi e con il coinvolgimento della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) per quanto riguarda la parte relativa alla medicina generale, è diretta dalla dottoressa Donata Bellentani e dal dottor Gianlorenzo Scaccabarozzi. Saranno identificati dieci centri di unità di cure palliative (UCP) e cento medici di medicina generale che hanno precedentemente partecipato al Progetto TESEO di SIMG (sperimentazione di un modello formativo in cure palliative nell’ambito della medicina generale). Obiettivo principale della ricerca è quello di valutare i percorsi integrati di cure palliative domiciliari, di base e specialistici, nella loro capacità d’individuare precocemente i malati che s’avviano alla fine della vita nella loro capacità di dare una risposta ai bisogni dei malati e dei familiari e nella praticabilità, efficienza ed efficacia dei loro meccanismi operativi. Si vuole valutare la bontà delle scelte introdotte dall’Intesa Stato-Regione del 25 luglio 2013 che, in attuazione della Legge n. 38/2010, ha definito i requisiti minimi e le modalità organizzative necessarie per l’accreditamento delle strutture d’assistenza delle reti di cure palliative. Criteri che devono condurre a una nuova organizzazione in grado di rispondere alla complessità dei bisogni, rispettosa delle preferenze dei malati e delle loro famiglie, con cui condividere scelte terapeutiche e pianificazione delle cure, operativamente ed effettivamente integrata attraverso l’attivazione delle reti locali facilmente accessibili e capaci di garantire continuità, tempestività, flessibilità e proporzionalità dei trattamenti attraverso una precoce valutazione dei bisogni sanitari e sociali.
Agenas avvia il Progetto Arianna
31/07/2013 | News
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