Commento al documento ‘Core competencies in palliative care: an EAPC White Paper on palliative care education’ pubblicato sull’European Journal of Palliative Care (EJPC) numero 20, 2013.

Il documento dell’European Association of Palliative Care (EAPC) riconosce in modo esplicito lo spazio didattico e operativo delle cure palliative al di fuori dei gruppi specialistici palliativi. Esso individua un livello di formazione esteso a tutto il personale sanitario che in ambito di cure primarie e di specialisti non palliativisti può favorire un ricorso diffuso e trasversale alle cure palliative. Ciò appare opportuno anche nel nostro ambito nazionale in quanto l’invecchiamento della popolazione e il prevalere delle patologie cronico-degenerative inducono frequentemente a praticare trattamenti prolungati senza possibilità di miglioramento. Si pongono pertanto problemi di comunicazione e di scelta dei trattamenti che trovano nelle competenze delle cure palliative un adeguato metodo per gestirli. Infine, le limitate risorse non consentono l’abituale ricorso al palliativista in tutti i contesti che potrebbero richiederlo e pertanto è importante diffondere una formazione di base in cure palliative.

Maddalena Gasparini e Mariolina Congedo, neurologhe
componenti del Gruppo di studio in bioetica e cure palliative della Società italiana di neurologia

Paola Tortora, anestesista palliativista, Gioia Rimondi, oncologo palliativista
socio della Società Italiana di Cure Palliative

 Mariolina Congedo (mariolinacongedo@libero.it)

 

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