È stato recentemente pubblicato su sito Internet del Ministero della Salute l’annuale rapporto relativo a quanto realizzato nel 2012 in merito all’implementazione della Legge n. 38/10. I dati macroscopici evidenziano una media nazionale di posti letto hospice per 1.000 deceduti pari a 1,27 con lieve incremento del numero di hospice recensiti al 2011 (217) rispetto al 2010 (204); una diminuzione significativa del numero di pazienti oncologici che trascorre gli ultimi giorni di vita in un ospedale (da 53.574 nel 2010 si è passati a 49.213 nel 2011 con un calo che supera l’8%); un incremento del consumo di oppioidi forti (1,48 euro pro capite nel 2011 rispetto a 1,17 euro nel 2010) e in minor misura degli oppioidi deboli (0,83 euro nel 2011 rispetto a 0,78 euro nel 2010); un aumento della consapevolezza, anche tra i medici di famiglia e i pediatri di base, che le continuous care sono la chiave di volta per la presa in carico dei malati inguaribili e fragili, pazienti geriatrici compresi. Il quadro nazionale presenta però una forte disomogeneità regionale poiché nelle regioni Calabria, Campania, Abruzzo e Toscana e nella Provincia autonoma di Trento si registra ancora un numero di posti letto in hospice inferiore alla soglia d’accettabilità nella Griglia Lea pari a 0,5 e un incremento dei decessi in ospedale in Trentino, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna. Sempre abnorme permane l’eccessivo consumi di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in base alla spesa annua (518 milioni di euro rispetto ai 139 per gli oppiacei!). Molto arretrata permane la diffusione delle reti pediatriche e il controllo del dolore nel bambino.

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