L’intervista a Ira Byock, autore del libro The best care possible: a physician’s quest to transform care through the end of life è ricca di riflessioni sull’inevitabilità di modificare l’attuale modello di medicina nordamericano sulla necessità di introdurre le simultaneous care (ormai presenti nei migliori centri oncologici statunitensi) e sull’opportunità che le cure di fine vita siano modellate sui bisogni e sulle paure dei malati e dei loro familiari. Interessanti sono anche le riflessioni sui fondamenti dei concetti di buona morte e di morire bene. Molto significativa è, infine, una frase dell’autore riportata come introduzione all’intervista: ‘Oltre a offrire il migliore trattamento possibile della malattia, noi dobbiamo scoprire cosa significa la migliore cura per ciascun singolo malato. Un medico non può presumere di conoscere ciò che il malato vuole’.

Cavallo J. Caring for the whole patient both during active treatment and at end of life a conversation with Ira Byock. ASCO Post 2013;4.

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