L’autore, specialista nei sistemi di qualità in sanità, afferma che il modello di medicina basato sulle scelte condivise permette di incorporare nelle decisioni i valori e le preferenze del malato, permettendo una migliore valutazione del rapporto rischi/benefici e un incremento della soddisfazione del malato. Rimane invece da dimostrare un contenimento dei costi basato sul presupposto che un malato più informato scelga di non sottoporsi a trattamenti sproporzionati per eccesso. Secondo l’autore la letteratura fornisce risultanti contrastanti sui rapporti fra la condivisione delle decisioni e l’overtreatment e inoltre il malato non avrebbe le competenze per valutare il rapporto costo/beneficio di un trattamento terapeutico. Le conclusioni, significativamente tratte da Helwick sull’American Society of Clinical Oncology Post (ASCO Post), sono che il modello delle decisioni condivise è valido ma la responsabilità di valutare il rapporto costo/beneficio e attuare il contenimento dei costi attraverso la prevenzione dell’eccesso dei trattamenti rimane una responsabilità dei medici. Un enunciato che deve fare riflettere.
Helwick C. Sharing treatment decision-making with patients: where’s the evidence of value? 2013;4.