Dopo Verona, anche Firenze ha il suo Death Cafe, iniziativa che si prefigge di aumentare la consapevolezza della morte e di aiutare le persone a vivere più pienamente la propria esistenza e più serenamente la sua conclusione. Il Death Cafe nasce a Londra nel 2011 da un’idea di Jon Underwood, che si è ispirato al sociologo svizzero Bernard Crettaz, curatore di incontri, denominati Cafés Mortels, organizzati nel 2004 sul tema della morte. Underwood sviluppa un modello proprio, con il nome, appunto, di Death Cafe. Nell’autunno di quell’anno inizia la storia di un movimento che ha vissuto una rapida espansione. Da allora oltre cinquecento Death Cafe sono nati in Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Asia. Più di 3.000 persone hanno partecipato a questi eventi e il movimento pare sia in espansione. Il 14 marzo l’incontro aperto al pubblico è stato tenuto alle ore 19.00 presso il Bar Lost & Found, Viale Gramsci, 4r a Firenze.

La notizia è stata ripresa dalla newsletter di informazione ai soci della Federazione Cure Palliative (FCP) del 7 marzo 2014 

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