Alessandro Fedrizzi è morto il 17 marzo e noi tutti che da anni siamo impegnati in cure palliative, che abbiamo condiviso con lui la passione per questo lavoro, che abbiamo costruito insieme percorsi, che ci siamo scontrati e rimboccati le maniche tante volte per portare avanti un ideale comune, ci scopriamo ora a fare fatica a dircelo chiaramente: Alessandro non c’è più.
Ma dobbiamo fare come avrebbe voluto lui, niente retorica, guardandosi diritto negli occhi, con la stretta di mano che una volta che l’hai provata non la dimentichi più, stringendoci affettuosamente ai suoi familiari, con la consapevolezza che portare avanti il nostro impegno nelle cure palliative sia il modo migliore di tenere vivo il suo ricordo.
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