E’ morto a 58 anni Michele Tomamichel. Di fronte alla morte di un amico si può pensare che il silenzio sia il solo atteggiamento possibile. Lui stesso insegnava che: ‘Non bisogna aver paura del silenzio, anzi a volte il silenzio è necessario perché, in effetti, non c’è più niente da dire’. Oppure si può parlare dell’amico morto, per testimoniare quel mondo che si era creato con lui ma consapevoli che ciò che diciamo dell’amico resterà in noi e tra noi.
Il lutto per la sua perdita era cominciato da anni, da quando la malattia ce lo aveva sottratto. Lui, psichiatra svizzero, è stato un maestro nei congressi della SICP, nei corsi della SIMPA, nel Comitato per l’etica di fine vita, in tanti convegni in tutta Italia. I maestri sono rari. E ogni volta che ne muore uno, il vuoto è grande e la tristezza infinita.