Nell’intervista al direttore del Corriere della Sera del 5 marzo 2014 il Papa esprime un convinto sostegno alle cure palliative per la malattie in fase terminale e, nel segno di continuità con la dottrina teologica della Chiesa cattolica, condanna l’accanimento terapeutico. Ancora più significativo è il fatto che il Papa abbia consigliato le cure palliative durante la sua pregressa azione pastorale. Di seguito si riporta la parte dell’intervista che riguarda le cure palliative; l’intervista integrale è stata pubblicata nelle prime tre pagine del Corriere della Sera del 5 marzo 2014:
Domanda: ‘La scienza evolve e ridisegna i confini della vita. Ha senso prolungare artificialmente la vita in stato vegetativo? Il testamento biologico può essere una soluzione?’
Risposta: ‘Io non sono uno specialista negli argomenti bioetici. E temo che ogni mia frase possa essere equivocata. La dottrina tradizionale della Chiesa dice che nessuno è obbligato a usare mezzi straordinari quando si sa che è in una fase terminale. Nella mia pastorale, in questi casi, ho sempre consigliato le cure palliative. In casi più specifici è bene ricorrere, se necessario, al consiglio degli specialisti’.

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