L’accuratezza della previsione prognostica formulata usando la domanda ‘sorprendente’, ‘sareste sorpresi se la morte del paziente si verificasse entro sei mesi a causa della patologia da cui è affetto?’ è stata finora accertata presso gli specialisti; questo studio ha invece confermato l’alta accuratezza della valutazione prognostica effettuata dai medici di medicina generale italiani nei malati di tumori solidi in fase IV. Infatti, dei 231 malati studiati, il 54,5% che ricadeva nella risposta ‘No’ (non sarei stupito se il paziente morisse entro un anno) decedeva entro 12 mesi costituendo l’87% del totale dei malati deceduti. Questa conferma dell’accuratezza della stima prognostica è fondamentale per permettere alla medicina generale di identificare meglio i malati bisognosi di cure palliative e avviarli più tempestivamente alle cure palliative.
La domanda ‘sorprendente’ funziona anche nella medicina generale
29/04/2014 | News
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