Fornire agli operatori sanitari indicazioni per ridurre i ricoveri ospedalieri impropri di pazienti al termine della vita: questo il tema affrontato nel report realizzato dal National Council for Palliative Care inglese pubblicato su “e-hospice” a ottobre 2015. La carenza di alternative socio-sanitarie al ricovero ospedaliero comporta il rischio di offrire cure inadeguate realizzate in ambito ospedaliero, con costi eccessivi che potrebbero essere riallocati in forme di assistenza extra-ospedaliera, ma anche di negare ai pazienti terminali la possibilità di scegliere dove essere assistiti. Gli autori suggeriscono a coloro che si occupano di sanità a tutti i livelli alcune raccomandazioni tra le quali la creazione di modelli di assistenza sul territorio attivi ventiquattro ore su ventiquattro tutti i giorni della settimana, il miglioramento delle azioni di coordinamento tra l’ospedale e il territorio e la sensibilizzazione degli operatori sanitari al riconoscimento dei desideri e dei bisogni dei malati al termine della vita.

Clicca qui per il report.

Massimo Pizzuto ( massimo.pizzuto@fastwebnet.it)

Iscriviti alla newsletter