L’indagine condotta dal Gruppo Piper (Pain in pediatric emergency room) su 644 bambini e 923 adulti accompagnatori il 26 e 27 settembre 2015 in 29 centri aderenti al Piper ha evidenziato che ha rilevato un alto livello di soddisfazione degli utenti per l’assistenza ricevuta, pur evidenziando alcuni fronti su cui occorre ancora lavorare. Nella percezione dei genitori, infatti, il personale dei Pronto Soccorso (PS) si è mostrato molto (57%) o abbastanza (38%) attento al dolore dei piccoli pazienti. Le mamme e i papà intervistati, nel 95% dei casi, si dichiarano abbastanza o molto soddisfatti di come il dolore dei propri figli sia stato gestito da medici e infermieri. I bimbi, in genere, lasciano i PS senza o con meno dolore (77%), mentre il 23% viene dimesso con un dolore uguale per intensità a quello provato al momento dell’accesso. Permangono, tuttavia, margini di miglioramento per un’assistenza analgesica davvero a misura di bambino. Solo in 1 caso su 4, infatti, si procede alla misurazione dell’intensità dolorosa; poco meno della metà dei piccoli pazienti riceve un trattamento antidolorifico e, di questi, il 50% in meno di 20 minuti. . Per questo motivo il Gruppo Piper prosegue il suo lavoro di stesura di raccomandazioni utili agli operatori dei PS; di prossima pubblicazione quelle su dolore addominale, da trauma, da anemia falciforme e nel bambino disabile. Sono infatti questi i tipi di dolore con cui i bambini si presentano in PS.  La patologia traumatica, ad esempio, è la causa più frequente (dal 20 al 35% dei casi) di accesso al Pronto soccorso, arrivando a rappresentare fino al 50% di tutte le emergenze pediatriche.

 

Luciano Orsi (luciano.orsi@aopoma.it)

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