Quante volte chiediamo ai nostri pazienti e ai loro famigliari se in caso di peggioramento vogliono proseguire l’assistenza a casa o essere ricoverati in ospedale? E quante volte il desiderio del paziente sarebbe quello di rimanere a casa ma prevale la paura di non ricevere un’assistenza adeguata? Questo studio multicentrico giapponese (clicca qui per visualizzare l’articolo) ci dice che possiamo davvero scegliere il luogo di morte. Analizzando 2069 malati (1607 morti in ospedale e 462 a casa) le conclusioni sono che chi trascorre a casa le ultime settimane o mesi di vita tende ad avere una sopravvivenza sovrapponibile o addirittura più lunga rispetto a chi muore in ospedale ma con una migliore qualità di morte.
Daniela Martinelli ( daniela.martinelli@aopoma.it)