È il racconto di una giornata tipo di un’infermiera appena assunta in un’Unità di Cure Palliative dopo aver lavorato per anni in un’Unità di Terapia Intensiva pediatrica. Una giornata che inizia alle 6.53 e finisce alle 20.03, quindi una giornata piuttosto pesante, ma che l’infermiera non può che definire ‘molto buona’. Racconta di essere diventata infermiera per guarire, cosa che sicuramente in un’Unità di Terapia Intensiva si fa per la maggior parte del tempo, ma ciò nonostante quel tipo di lavoro le ha causato burnout. Perché in un ambiente intensivistico l’essere umano coi suoi sentimenti rischia di diventare secondario, per salvare la vita sono più importanti i monitor, l’infusione, il ventilatore, gli esami di laboratorio. E questo, dice lei, le ha fatto ‘perdere il cuore della professione infermieristica’.

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Daniela Martinelli (daniela.martinelli@aopoma.it)

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