La vita vista come una casa di cui viene costruito un piano dopo l’altro man mano che il tempo fluisce, mentre i piani inferiori vengono sommersi dall’acqua e sepolti nella memoria. Ricordi che si accumulano fin da piccoli (e infatti non a caso anche la figlia gioca a costruire delle torri mettendo piccoli cubi uno sopra l’altro). Poi succede qualcosa che ci fa fermare e ci immergiamo nel flusso della memoria, ripercorrendo a ritroso la nostra vita. E così ci si ritrova a brindare con chi non c’è più ma continua ad essere tanto importante.
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Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it)