Una madre racconta la morte del figlio per una malattia rara (Clicca qui per visualizzare il link). Quello che emerge è l’esperienza della migliore medicina da un lato ma la pervasiva mancanza di comunicazione dall’altro. I migliori team che si susseguono al letto del paziente per capire cosa sta succedendo e per cercare di trattare l’evento acuto ma nessuno che si ferma a parlare coi famigliari circa una pianificazione anticipata, circa l’eventualità di una disabilità o della morte, in modo da poter prendere le migliori decisioni possibili per il paziente. E l’affido alle cure palliative che avviene ad un’ora sola dalla morte…
Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it)