Cosa c’è di peggio della morte? 180 pazienti ultrasessantenni ricoverati in un ospedale a Philadelphia per gravi patologie hanno dato una risposta: per metà o più di loro l’incontinenza, la dipendenza da un ventilatore e l’allettamento rappresentano un destino peggiore della morte. Una riflessione che può giocare un ruolo fondamentale quando si tratta di decidere tra opzioni terapeutiche più o meno aggressive in pazienti con malattie a prognosi breve.
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Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it)